Proteggiamo i nostri figli da un mondo sempre più diverso da come lo abbiamo pensato
Un progetto in Collaborazione con le associazioni culturali - Via Gorizia 21 - Farra D'Isonzo (GO)
Un Piccolo Video di Benvenuto
Come nasce la nostra scuola parentale? La richiesta e l’attenzione sono in costante aumento da parte dei genitori.
I genitori hanno la libertà di istruire i propri figli in realtà educative diverse dalle strutture scolastiche formalmente riconosciute dallo Stato. Le scuole parentali, sempre più diffuse in Italia, sono tra queste. Da un’esperienza di successo, ecco il nostro suggerimento.
Tutti i nostri docenti diplomati e Laureati provegono dalle migliori scuole.
Negli ultimi anni, complice l’emergenza sanitaria determinata dal Covid-19, si è parlato spesso di istruzione parentale; ma cos’è esattamente e quali sono le norme che disciplinano la materia non è chiaro a tutti.
La facoltà attribuita ai genitori di decidere liberamente la modalità di istruzione più idonea per i propri figli è regolamentata a livello legislativo da una serie di norme che definiscono gli obblighi e i requisiti per poter intraprendere un percorso educativo/formativo alternativo alla tradizionale scuola.
L’impennata di richieste di home education da parte delle famiglie si è registrata durante il periodo della pandemia.
Secondo i dati resi noti dal Ministero dell’Istruzione nell’anno scolastico 2020-2021, nel nostro Paese, gli homeschooler sono stati oltre 15.000.
Per comprendere la portata della tendenza è sufficiente confrontare i dati con quelli registrati nel 2018-2019, quando il numero degli homeschooler era di poco superiore a 5.000.
Prima di entrare nel merito della forma di istruzione chiamata ‘educazione parentale’ e di spiegarti cos’è bisogna conoscere il contenuto dell’articolo n. 30 della Costituzione, il quale recita:
“è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire, educare i figli. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge prevede a che siano assolti i propri compiti.”
È piuttosto chiara la centralità del genitore nel processo di istruzione dei propri figli, e quindi le relative responsabilità in merito.
Nell’ambito dell’esercizio della genitorialità rientra quindi la responsabilità di decidere la migliore forma di istruzione, sulla base di accurate valutazioni che prendono in considerazione una serie di aspetti pratici e didattici.
I genitori, o chi per essi, hanno la facoltà di scegliere per i propri figli una modalità di istruzione alternativa a quella tradizionale ‘in aula’.
Le motivazioni per le quali la scelta propende per l’educazione parentale possono, a seconda dei casi, afferire alla sfera personale, professionale oppure al contesto sociale e relazionale circostante.
Home schooling, home education, istruzione parentale o educazione parentale sono espressioni che indicano la scelta della famiglia di provvedere autonomamente all’educazione dei figli.
In maniera sintetica potremmo dire che si tratta di un percorso di istruzione autogestito a livello familiare; una forma di apprendimento privato che si concretizza al di fuori del tradizionale sistema scolastico statale o ad esso equiparabile.
I genitori che scelgono l’home education provvedono in maniera autonoma all’istruzione della propria prole, assumendosi gli oneri e le responsabilità derivanti dall’organizzazione e dalla gestione del percorso educativo.
A seconda dei casi l’home schooling può essere gestito attraverso un approccio totalmente familiare in collaborazione con gli insegnanti della scuola parentale. Per cui i genitori si occupano in prima persona dell’istruzione dei propri figli, oppure attraverso il supporti di insegnanti privati e qualificati.
Alcuni genitori particolarmente esigenti reputano il servizio pubblico relativo all’istruzione inadeguato e scadente dal punto di vista qualitativo.
Un corpo docente di cui non si ha stima, programmi poco attuali per ciò che concerne i contenuti e modalità formative considerate "antiche" sono alcuni dei fattori per i quali tante famiglie preferiscono l’istruzione parentale.
Sappiamo bene che gli alunni di una classe non sono tutti uguali; anche se rientrano nella stessa fascia di età ognuno di essi ha caratteristiche peculiari che determinano altrettanto peculiari esigenze.
La scuola pubblica è impostata sulla standardizzazione dei programmi per cui non riesce a garantire un approccio adeguatamente personalizzato ad ognuno dei componenti di una classe.
Ecco perché tanti genitori decidono di optare per l’istruzione parentale, il cui programma può essere costruito sullo studente e sulle sue esigenze, difficoltà e propensioni.
L’alternativa è particolarmente indicata per i ragazzi affetti da BES e DSA, i quali hanno obiettivi e tempistiche di apprendimento totalmente diversi dagli altri.
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